Maggia (in dialetto ticinese Màgia) è un comune svizzero di 2 592 abitanti del Canton Ticino, nel distretto di Vallemaggia.

Geografia fisica

Il comune e le sue frazioni si trovano sulla riva del Fiume Maggia, il principale fiume del distretto. L'area è molto montagnosa, la cima più alta è il Pizzo delle Pecore a 2381 m s.l.m..

Storia

Nel villaggio, menzionato nel 1225 come Madiis e nel 1270 nella forma Madia, attorno all'anno 1000 fu fondata la prima chiesa parrocchiale della bassa Valle Maggia, che in seguito sarebbe stata chiesa matrice per le altre parrocchie della valle. L'attività principale del paese era l'agricoltura, mentre la secondaria riguardava l'industria estrattiva. Maggia ha avuto una forte emigrazione a partire dal XVIII secolo, dapprima in Italia e verso le Americhe, fino alla metà del XX secolo.

Il 4 aprile 2004 ha inglobato i comuni soppressi di Aurigeno, Coglio, Giumaglio, Lodano, Moghegno e Someo. La fusione è stata approvata da una votazione popolare il 22 settembre 2002 (754 favorevoli, 210 contrari) e ratificata dal Gran Consiglio l'8 ottobre 2003.

Simboli

Lo stemma del comune di Maggia, in uso fino al 2004, era blasonato come segue: d'azzurro, alla fascia ondata d'argento. Con la fusione è stato adottato un nuovo stemma che si compone di due elementi: una fascia di bianco che rappresenta il fiume Maggia e la lettera maiuscola "M" dorata, che rappresenta le montagne della valle in cui Maggia è ubicata e il nome del comune stesso e che si blasona come di seguito: d'azzurro, alla fascia ondata d'argento, alla lettera capitale M, d'oro, in capo, uscente dai lati.

Monumenti e luoghi d'interesse

Architetture religiose

  • Chiesa parrocchiale di San Maurizio, eretta nel XVII secolo (consacrata nel 1636) in luogo di un precedente edificio risalente al X secolo;
  • Chiesa della Madonna delle Grazie o di Campagna, eretta nel 1510;
  • Oratorio di Santa Maria del Carmelo ;
  • Cappella di Santa Maria della Pioda o della Cascata, i cui dipinti risalgono al XVI secolo.

Architetture civili

  • Casa Martinelli, eretta nel XVII secolo. Nel 1695 divenne parte di un beneficio della locale parrocchia, che nel 1915 decise di donare la struttura alle Figlie di Santa Maria della Divina Provvidenza al fine di convertirla in un ospizio per infermi e invalidi. Il ricovero venne inaugurato il 7 maggio 1916, alla presenza di Aurelio Bacciarini, superiore dei guanelliani, e del vescovo Alfredo Peri-Morosini.
  • Affresco all'interno di Casa Garzoli;
  • Affresco sovrastante il portale del rustico Cà d'Faree
  • Capanna Alzasca.

Aree naturali

  • Cascata del Salto .

Società

Evoluzione demografica

L'evoluzione demografica è riportata nella seguente tabella:

Abitanti censiti

Geografia antropica

Frazioni

  • Aurigeno
    • Dunzio
    • Ronchini
    • Terra di Fuori
  • Coglio
  • Giumaglio
  • Lodano
  • Maggia
  • Moghegno
  • Someo
    • Riveo

Infrastrutture e trasporti

Dal 1907 al 1965 il comune è stato servito dalla ferrovia Locarno-Ponte Brolla-Bignasco. Sul territorio vi furono sette stazioni: Ronchini, Aurigeno-Moghegno, Maggia, Lodano, Coglio-Giumaglio, Someo e Riveo.

La maggior parte dei distretti del comune sono accessibili dalla linea 315 del FART Locarno-Bignasco-Cavergno e si trova sulla strada principale da Locarno attraverso la Vallemaggia.

Politica amministrativa

Il 4 aprile 2004 ha incorporato i comuni di Aurigeno (2000: 372 abitanti), Coglio (2000: 96 abitanti), Giumaglio (2000: 202 abitanti), Lodano (2000: 171 abitanti), Maggia (2000: 850 abitanti), Moghegno (2000: 336 abitanti) e Someo (2000: 254 abitanti).

Il comune della nuova Maggia è nato da un piano che si è svolto su 5 fasi:

  • contatti preliminari e formazione di una commissione di studio: in seguito ai contatti intercorsi tra i comuni per verificare la disponibilità alla fusione, sono state redatte proposte di aggregazione da presentare al Consiglio di Stato;
  • presentazione della proposta al Consiglio di Stato: una commissione di studio dopo un'analisi dei comuni determina l'impostazione istituzionale e amministrativa, evidenziando problemi e vantaggi. Inoltre sono state formulate richieste di aiuti finanziari;
  • votazione consultiva: dopo l'approvazione del progetto da parte del Consiglio di Stato si è svolta una votazione consultiva che ha avuto il seguente risultato:
  • decisione del Gran Consiglio: tenendo conto dei risultati della votazione il Gran Consiglio ha approvato la richiesta di aggregazione;
  • elezione degli organi comunali ed entrata in vigore del nuovo comune: dopo l'approvazione della proposta sono state organizzate le elezioni degli organi del nuovo comune.

Municipio

Consiglio comunale

Ogni famiglia originaria del luogo fa parte del cosiddetto comune patriziale e ha la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all'interno dei confini del comune. I patriziati degli ex comuni soppressi ha mantenuto la giurisdizione sul proprio territorio di competenza.

Gemellaggi

  • Wallisellen, ereditato dalla frazione di Aurigeno.

Sport

A Maggia hanno sede l'Associazione Calcio Vallemaggia e la società hockeystica dilettantistica Hockey Club Maggia.

Note

Bibliografia

  • Johann Rudolf Rahn, I monumenti artistici del medio evo nel Cantone Ticino, traduzione di Eligio Pometta, Bellinzona, Tipo-Litografia di Carlo Salvioni, 1894. p. 195.
  • Virgilio Gilardoni, Il Romanico. Catalogo dei monumenti nella Repubblica e Cantone del Ticino, La Vesconta, Casagrande S.A., Bellinzona 1967, 287, 362, 397.
  • Guglielmo Buetti, Note Storiche Religiose delle Chiese e Parrocchie della Pieve di Locarno, (1902), e della Verzasca, Gambarogno, Valle Maggia e Ascona (1906), II edizione, Pedrazzini Edizioni, Locarno 1969.
  • Gastone Cambin, Armoriale dei Comuni Ticinesi, 1953.
  • Martino Signorelli, Storia della Val Maggia, 1972.
  • Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 173, 175-176, 186.
  • Niklaus Flüeler, Guida culturale della Svizzera, Zurigo, Ex Libris Verlag AG, 1982, ISBN 9788897664284.
  • Giuseppe Martini, Vallemaggia, 1988.
  • Flavio Maggi, Patriziati e patrizi ticinesi, Pramo Edizioni, Viganello 1997.
  • Rivista informativa del Comune di Maggia, A Tu per Tu, No. 1-2.
  • Stefano Vassere; Maggia, 2000.
  • Rivista Patriziale Ticinese, No. 264, marzo 2007, 16-18.
  • AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 237-241, 243-249, 251, 258, 259, 267.
  • Carlo Cattaneo, «Pane & Paradiso» Cento anni della Casa Don Luigi Guanella di Maggia, Locarno, Edizioni Pedrazzini, 2016.

Altri progetti

  • Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Maggia

Collegamenti esterni

  • Daniela Pauli Falconi, Maggia, in Dizionario storico della Svizzera, 18 gennaio 2017. URL consultato il 6 dicembre 2017.
  • Ufficio di statistica del Canton Ticino: Maggia, su www3.ti.ch.

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